Vertenza Asia Napoli S.p.A. – Proclamazione sciopero

L’ennesima morte di un lavoratore ripropone con tragica evidenza la drammaticità dei temi legati alla sicurezza del lavoro nel comparto dell’igiene ambientale. Giuseppe Cristiano, uomo e lavoratore, questa sera non tornerà a casa perché non si è fatto abbastanza per prevenire l’ennesima tragedia.

Questa O.S. ritiene non più rinviabile una mobilitazione che sostenga la generale revisione delle procedure di prevenzione del rischio in Asia Napoli, per determinare condizioni che garantiscano standard di sicurezza anche superiori a quelli ordinariamente previsti dalle norme in vigore. Se il rispetto delle norme non impedisce la morte dei lavoratori, occorre andare oltre il burocratico rispetto delle leggi.

Per questi motivi la scrivente O.S. proclama lo sciopero di tutti i lavoratori in forza all’Asia Napoli S.p.A. che sarà effettuato nelle ultime quattro ore di prestazione di ogni turno lavorativo del giorno 15 settembre 2023. La proclamazione è indetta nel pieno rispetto dell’art. 2 comma 7 della Legge 146/90 che deroga ai termini di preavviso previsti dalla norma che non si applicano in caso di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori.

Distinti Saluti

Il Segretario Generale della F.I.L.A.S. (Federazione Italiana Lavoratori Ambiente e Servizi) Francesco Napolitano

Temperature oltre i 30 gradi: disagi per i 25 bambini dell’asilo nido di Ghilarza

La salute degli operatori ma sopratutto dei piccolissimi ospiti dell’asilo nido di Ghilarza è da 15 giorni messa a dura prova dalle alte temperature. 

Nell’ampio stabile di Via Lussu non ci sono condizionatori d’aria in grado di mitigare il caldo soffocante che in questi giorni arriva costantemente a superare i 30 gradi centigradi. A poco servono i due ventilatori portati nei giorni scorsi e anche i due “pinguini” installati ieri sera, dopo le vivaci proteste degli operatori e dei genitori dei bimbi. I nuovi dispositivi si sono subito rivelati insufficienti, in relazione alle altissime temperature e anche all’ampia estensione dello stabile, dotato di larghe finestre. 

A segnare il  grave disagio, già una settimana fa,  è stato Piero Medde,  segretario regionale della FILAS, la Federazione Italiana lavoratori ambiente e servizi, che ha inviato una lettera all’amministrazione comunale di Ghilarza e alla Asl di Oristano. Nel documento si chiede un intervento “urgente e immediato, con gli strumenti ritenuti più opportuni, per consentire il benessere degli operatori e degli utenti e per evitare eventuali e spiacevoli problemi di salute”. 

Dopo l’appello del sindacato l’amministrazione comunale ha disposto il sopralluogo di due operatori, incaricati di effettuare la misurazione della temperatura l’interno dell’asilo. Nessuna risposta, al momento, è invece arrivata dall’Ufficio Igiene Pubblica della Asl di Oristano, pure interessata del problema.

Da ricordare che nell’asilo nido di Ghilarza, aperto dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30, sono attualmente ospitati 25 bambini, di età compresa tra gli 8 mesi e i 3 anni, alcuni dei quali, proprio per il caldo eccessivo, non stanno frequentando il nido. Insieme a loro trascorrono la giornata nello stabile 8 operatori, tra educatori, ausiliari e un cuoco. 

“E’ come voler fermare la falla di una diga con un dito – afferma Piero Medde –  dopo 15 giorni l’installazione di due “pinguini” è l’unica soluzione adottata per mitigare il grande caldo che richiederebbe invece ben altre e più adeguate iniziative, anche perché i bambini ospitati nell’asilo sono davvero piccolissimi e quindi molto fragili”. 

L’asilo nido di Ghilarza è gestito da due anni da un’associazione temporanea di imprese a cui aderiscono la cooperativa Donna Più di Biella e la Ali Service di Cagliari. Le rette per tenere un bambino l’asilo partono da una cifra di 750 euro al mese, a cui vanno sottratti eventuali bonus o rimborsi disposti dal Comune.

Aversa. Raccolta rifiuti, Tribunale condanna CGIL – CISL – UIL – Fiadel

Il Tribunale Napoli Nord di Aversa ha condannato i sindacati CGIL – CISL – UIL – Fiadel rei di aver ostacolato la Tekra (ditta incaricata al servizio di igiene urbana nel comune di Aversa) nello stilare un accordo con la sigla sindacale Filas.

Scarica la sentenza

Maddaloni, tempi lungi per riorganizzazione appalto Nu. Filas chiede incontro urgente

MADDALONI – Non bastano tre mesi di “sturt up” ovvero di riorganizzazione dei nuovi servizi di igiene urbana. Velia Ambiente raccoglie la complessa eredità della Buttol. Per portare a regime un appalto innovativo, di durata quinquennale (costo circa 23 milioni), serve una transizione organizzativa più lunga. Oltre ad incrementare la raccolta differenziata (ferma al 35 %) bisogna organizzare il sistema di tracciabilità comprensivi della distribuzione dei contenitori per gli utenti e le attività commerciali. Cosa mai successa prima, saranno distribuiti i cassonetti con codice a barre a tutti i privati e ai grandi condomini. L’attesa si prolunga e arriva l’ennesima richiesta della Filas di un incontro urgente per fare il punto sulle situazione in sospeso: condizione finanziaria (a partire dal pagamento dei ticket), riorganizzazione del parco mezzi e del cantiere, distribuzione del vestiario estivo. Ma anche o soprattutto c’è da discutere sulla riorganizzazione del servizio.

Vertenza Ex Consorzi Bacino Campania sul tavolo del MinLavoro

TFS/TFR e contributi ai fini pensionistici ancora non ricevuti per i lavoratori ex CUB: è stato l’argomento sul tavolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presieduto dal sottosegretario Durigon a cui hanno partecipato le sigle sindacali Filas e Fiadel.

 

L’apertura e l’impegno da parte del Ministero per la definizione dei due temi predominanti, TFS/TFR e contributi ai fini pensionistici, è stata anche oggi confermata e rinnovata. Per chiarezza, e senza incorrere in facili trionfalismi, si lavorerà – fanno sapere dal Ministero – per trovare una soluzione compatibile con il
perimetro normativo vigente.

“Non ci sembra di poter dire, dopo oggi, che è tutto già chiaro semplice e definito, ma che c’è ancora tanto da fare e noi saremo sul pezzo fino in fondo – sottolineano Filas e Fiadel -. La problematica è complessa e del tutto anomala, per onestà intellettuale e rispetto verso tutti i lavoratori coinvolti è indispensabile essere chiari e dare informazioni corrette, noi non siamo i Sindacati del ‘tutto a posto…tutto risolto…’. Comunque continuiamo senza sosta a sostenere la risoluzione di questa importante vertenza”.

Una vicenda che riguarda più di 3000 famiglie che dopo 10 anni non hanno ancora ricevuto TFS/TFR. Nelle prossime settimane seguiranno ancora incontri tra Governo e parti sindacali.

Roma Ministero Del Lavoro

Oggi è stato il giorno della Filas al Ministero del Lavoro.
L’apertura da parte del Ministero sui 2 temi predominanti TFS/TFR e Contributi ai fini pensionistici è stata anche oggi rinnovata.
Per chiarezza e senza incorrere in facili trionfalismi, si cercherà, dice il Ministero, di trovare una soluzione compatibile con il perimetro normativo vigente.
Non ci sembra di poter dire, dopo oggi, che è tutto già chiaro, semplice e definito.
La problematica è complessa e perdi più anomala, per onestà intellettuale e rispetto verso tutti i lavoratori coinvolti è indispensabile essere cauti, non siamo il Sindacato del “tutto a posto….tutto risolto…..”.

Raccolta rifiuti, revocato stato agitazione a Villa di Briano

La Filas ha comunicato la revoca dello stato di agitazione degli operatori del cantiere ambiente gestito dal Gruppo Barbato Holding, quest’ultima gestisce la raccolta rifiuti a Villa di Briano. L’azienda – come scritto nella nota – si impegna a versare le spettanze mancante nonostante da mesi il comune di Villa di Briano non versa i canoni dovuti.

Servizio Nu a Villa di Briano, dipendenti chiedono il pagamento con regolarità dello stipendio

La Filas ha attivato la procedura di raffreddamento anche per ottenere il pagamento dei ticket mensa. Ipotizzato lo sciopero di 24 ore in assenza di risposte entro sette giorni

VILLA DI BRIANO- Un mese dopo l’altro si ripete sempre la stessa storia. Non solo non vengono onorati i pagamenti dei ticket mensa, ma la madre di tutte le questioni, mai risolte, è quella del pagamento dello stipendio con puntualità. La data fissata è il 15 di ogni mese. M ai ritardi stanno procurando non pochi problemi ai dipendenti e alla loro famiglie alle prese con le scadenze fisse di bollette, pigioni, mutui e tutto ciò che rappresenta l’impegno oneroso di qualsiasi famiglia. Al cospetto di cotanto disagio si aggiungono i mancati pagamenti delle ore di straordinario. Il contratto nazionale parla chiaro. Decida il Gruppo Barbato srl se e quando intende onorare gli impegni e rispettare gli accordi sindacali. Il personale, pur rispettando mansioni e impegni, aspetta le spettanze legittime dovute. Per questi motivi, la Filas ha attivato le procedure di raffreddamento chiedendo anche l’intervento delle istituzioni locali per risolvere una questione ormai che si ripete senza soluzione di continuità. In assenza di riposte, entero sette giorni, saranno proclamate 24 ore di sciopero.

Raccolta rifiuti, stato agitazione a Villa di Briano

Continui ritardi negli accrediti degli stipendi mensili da parte del Gruppo Barbato s.r.l, stanno causando non pochi disagi agli stessi operatori e alle loro famiglie, non riuscendo ad onorare scadenze mensili prefissate con istituti di credito e altri.

 

E’ la denuncia del sindacato F.I.L.A.S. che rappresenta tutte le maestranze del cantiere di igiene urbana attive sul territorio di Villa di Briano (CE).

“Per questi motivi -continua la nota – i lavoratori chiedono, oltre al versamento puntuale degli stipendi, che si ricorda vanno erogati come previsto dal CCNL di categoria, entro e non oltre il giorno 15 del mese successivo alla prestazione lavorativa, cosi come i ritardi nell’erogazione dei ticket restaurant, e delle mancate ore di straordinario retribuite ai lavoratori che, con diligenza e abnegazione prestano il servizio di igiene urbana sul territorio comunale di Villa di Briano, impongono alla Scrivente O.S. di attivare la procedura di raffreddamento nelle modalità di cui all’oggetto, ritenendo non più tollerabili i su citati e reiterati ritardi che impediscono di fatto ai lavoratori in argomento di sopravvivere al caro vita, essendo per la maggiore di essi monoreddito”.

“Si chiede altresì anche l’intervento delle istituzioni locali per la risoluzione di una  problematica che, oramai, sembra divenuta una costante.  Resta inteso che 7 giorni dalla ricezione della presente senza alcun riscontro si provvederà a proclamare le prime 24H di sciopero nel pieno rispetto della L.146/90”.