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Cantiere rifiuti, scatta la protesta in Comune: “Assumete lavoratori del Cub”

Scoppia la bufera nel cantiere di igiene ambientale di Cesa. Il coordinatore provinciale del sindacato Filas, Francesco Tescione ha denunciato un presunto mancato rispetto della normativa introdotta dalla legge regionale della Campania n. 14/2016, che stabilisce l’obbligo per il soggetto affidatario (in questo caso la Gpn srl) di utilizzare le unità di personale dei Consorzi di Bacino della Regione Campania e, al contempo, il divieto di procedere a nuove assunzioni per lo svolgimento del servizio dei rifiuti fino al completo reimpiego delle unità di personale dei Cub. Per questo motivo è stato indetto, per mercoledì 9 giugno dalle ore 9,30, un presidio di protesta presso la Casa Comunale di Cesa.

“Il sindaco Enzo Guida se ne frega altamente degli obblighi normativi di legge in materia di assunzione dei lavoratori Cub – sottolinea Tescione – Altrettanto evidente è il disinteresse del Comune che non rispetta nè fa rispettare al gestore del servizio di igiene ambientale gli obblighi di legge. Con ogni probabilità interessi diversi dalla corretta attuazione normativa imperversano, saremo ben lieti di misurare nelle sedi opportune il peso della verità dei fatti e l’agire a tutela dell’interesse collettivo. In attesa saremmo al Comune di Cesa per tutelare gli interessi dei lavoratori Cub, donne e uomini ai quali è doveroso rivolgersi con rispetto e garantire le tutele di legge, soprattutto da parte di quanti grazie alla legge regionale guadagnano lauti stipendi”.

I lavoratori addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dovrebbero essere dodici, così come prevede il capitolato d’appalto. Ma attualmente ne risultano nove. “Queste unità lavorative mancanti devono essere prese dal Consorzio Unico di Bacino”, ribadisce Francesco Tescione, che ha chiesto all’Ente d’Ambito e alla Prefettura di Caserta “di agire con più incisività di fronte a chi sta raggirando la legge regionale e gli obblighi normativi, calpestando i diritti dei lavoratori Cub che da molti anni aspettano una giusta e dignitosa ricollocazione”.